Anche se viviamo in periodo di emergenza, le vaccinazioni non sono state interrotte.

L’emergenza Covid-19 ha unicamente determinato la necessità di limitare le attività vaccinali, al fine di evitare gli assembramenti e rendere l’atto vaccinale il più sicuro possibile.

I Servizi Igiene e Sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione delle Marche, che garantiscono le vaccinazioni alla popolazione, sono in questo periodo impegnati nelle complesse attività di risposta alla pandemia, con particolare riferimento alle attività centrali di gestione delle indagini epidemiologiche dei casi di malattia e della sorveglianza sanitaria da mettere in atto nei confronti dei contatti dei casi confermati. Ma le attività vaccinali non sono state interrotte. L’emergenza Covid-19 ha unicamente determinato la necessità di limitare le attività vaccinali, al fine di evitare gli assembramenti e rendere l’atto vaccinale il più sicuro possibile.

La Regione Marche e l’Asur hanno emanato precise direttive, al fine di promuovere il distanziamento sociale non sovraffollando le sale d’attesa dei singoli ambulatori vaccinali, secondo quanto specificato nel seguente schema.

EtàVaccinazione Azione
Bambini 0-2 anni Esavalente; Rotavirus; Antipneumococcica; Anti-MenB; AntiMorbillo, Parotite, Rosolia, varicella; Anti-MenACWY Garantire ogni vaccino secondo il calendario vaccinale (offerta attiva)
Bambini 5-6 anni DTPa-IPV; MPRV (richiami dei 5-6 anni)Differimento delle vaccinazioni già programmate e da programmare
Bambini 11 anni Anti-Papilloma virusDifferimento delle vaccinazioni già programmate e da programmare
Adolescenti 12-18 anni dTpa-IPV; MenACWY (richiami dell’adolescenza)Differimento delle vaccinazioni già programmate e da programmare
Soggetti a rischio per patologia o condizione Vaccinazioni previste come da DGR 458/2017 Garantire ogni vaccino (offerta gratuita)
Anziani 65enni Antipneumococcica; Anti Herpes zosterDifferimento delle vaccinazioni già programmate e da programmare
Adulti e Anziani Antitetanica Eseguire solo in caso di emergenza (ferita etc)

La decisione, dunque, è stata quella di continuare a garantire le vaccinazioni dei primi due anni di vita e le vaccinazioni offerte ai soggetti a rischio per condizione (ad esempio gravidanza) o patologia (vaccinazioni nei soggetti immunodepressi, in attesa di trapianto, con BPCO, malattie Cardiovascolari, etc).

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